molibdeno
molibdèno s. m. [lat. scient. Molybdenum, dal lat. class. molybdaena «piombaggine», gr. μολύβδαινα, der. di μόλυβδος «piombo», così detto perché il suo principale minerale, la molibdenite, ha il potere, come il piombo, di segnare la carta]. – Elemento chimico, di simbolo Mo, peso atomico 95,94, numero atomico 42, appartenente al sesto gruppo del sistema periodico; è un metallo di colore grigio argenteo, buon conduttore del calore e dell’elettricità, con proprietà meccaniche variabili secondo le condizioni di preparazione e dei trattamenti termici subiti; presenta nei suoi composti valenza 2, 3, 4, 5 e 6 (i composti del molibdeno esavalente sono i più importanti); si trova in natura principalmente nella molibdenite e nella wulfenite, dalle quali si ricava, e viene usato, sia puro sia in leghe, come supporto per filamenti di lampade, in tubi elettronici, come elemento riscaldante in forni a resistenza, nella tecnica missilistica e nell’industria ceramica, mentre altre applicazioni trovano i suoi composti (v. molibdico).