mocciano
agg. Dello scrittore, sceneggiatore e regista Federico Moccia. ◆ E se i mocciani lucchetti d’amore buttano giù i lampioni di Ponte Milvio, lui [Silvio Berlusconi] metterà a disposizione per la bisogna tutti e 5.000 i cactus della villa sarda. (Foglio, 25 aprile 2007, p. 2) • Tra applausi e grida, Moccia ripercorre le tappe del film e la trama, che, come confida qualche lettrice, «sarà anche banale, ma tutte abbiamo sognato una storia d’amore così almeno una volta». Fra il pubblico c’è chi ha visto tutti e tre i film della saga mocciana (i primi due con Riccardo Scamarcio, «Tre metri sopra il cielo» e «Ho voglia di te»), chi ha consumato le pagine dei tre romanzi a furia di leggerli, chi invece aspetta il prossimo fine settimana per fare la coda davanti al cinema. (Micol Lavinia Lundari, Repubblica, 30 gennaio 2008, Bologna, p. XIII).
Derivato dal nome proprio (Federico) Moccia con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.