mobile2
mòbile2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Qualunque corpo o sistema di corpi libero di muoversi: moto di un m. su una traiettoria circolare. 2. Termine generico col quale si indicano gli oggetti mobili (come tavoli, sedie, letti, armadî, divani e sim.) che costituiscono l’arredamento stabile di edifici pubblici e privati, costituendone il necessario completamento, per gli usi delle persone che se ne servono, sia per la vita quotidiana (mobili di casa e simili), sia per il lavoro (mobili d’ufficio, di laboratorio, ecc.), sia per speciali destinazioni saltuarie o temporanee (mobili di chiesa, mobili per locali pubblici, ospedali, scuole, abitazioni collettive e così via): un m. antico, moderno, di stile, di pregio; raccontava di come aveva scaldato la sua famiglia per i due inverni dell’assedio con i m. di noce massiccio ereditati dal padre (Maurizio Maggiani); al plur., in senso collettivo e generico: fabbrica, negozio di mobili; m. nuovi, usati. Con sign. fig., scherz., un bel m., riferito a persona, un tipo originale, o un cattivo soggetto: la Nunziata era troppo piccola quando quel bel m. di suo padre l’aveva piantata per andarsene a cercare fortuna altrove (Verga). 3. Anticam., la parola è stata usata anche con valore collettivo (al sing.), sia nel senso generico di beni mobili (e quindi anche di «denaro»), sia in quello di «mobilia»: un letto, ... un piccol desco e pochi sgabelli erano il solo m. della stanza (D’Azeglio). ◆ Dim. mobilétto, non com. mobilino; spreg. mobilùccio; accr., non com., mobilóne (tutti nel sign. 2).