mo
‹mò›, region. ‹mó› (o mo’) avv. [lat. mŏdo, con gli stessi sign.] (radd. sint.), ant. o region. – Ora, adesso, o poco fa: questi spirti che mo t’appariro (Dante). Anche preceduto da pure (pur mo, or ora, allora allora), o dalla prep. da (da mo innanzi): Verdi come fogliette pur mo nate Erano in veste (Dante). Oggi la parola è viva nelle regioni centro-merid., sempre con pronuncia chiusa e anteposta: mo tu esageri; mo che facciamo?; mo l’ho visto; mo vengo; ripetuto: mo mo, ora ora, subito, immediatamente; fam., da mo, da molto, da un bel pezzo: è da mo che glielo dico; «Sei già arrivato?»«Da mo!». Unito a un imperativo, e per lo più posposto, acquista valore interiettivo (simile a quello dell’espressione un po’), in frasi come: senti mo che pretese; guardate mo quel che mi succede!, e simili.