mitragliatrice
s. f. [femm. di mitragliatore]. – Arma da fuoco automatica capace di produrre una serie di colpi susseguentisi a cadenza molto rapida, dotata di adatto supporto (per lo più un treppiede) oppure montata stabilmente su veicoli, velivoli, ecc. In partic.: m. pesanti, di peso superiore ai 12 kg, generalm. di calibro tra i 7,65 e i 20 mm, con tiro efficace anche oltre i 1000 metri; m. leggere, di calibro tra i 5,56 e i 7,62 mm, con tiro efficace fino a 900 metri (rientrano in questa categoria i fucili mitragliatori pesanti fra i 6 e i 10 kg, dotati di un appoggio ripiegabile costituito da una specie di cavalletto a due piedi fissato all’arma). Il meccanismo di alimentazione utilizza la pressione dei gas prodotti dalla carica di lancio, esercitata sull’otturatore direttamente oppure tramite un dispositivo a pistoncino; allo scopo di ovviare alla perdita di potenza dovuta alla fuoriuscita di parte dei gas prima che la pallottola esca dalla canna, sono stati adottati sistemi che realizzano un ritardo nell’apertura dell’otturatore, come nel caso delle m. a corto rinculo di canna (nelle quali l’otturatore si apre staccandosi dalla culatta della canna dopo aver arretrato per un breve tratto solidalmente con essa) o in quello delle m. a sottrazione di gas dalla canna (nelle quali il gas, che agisce su un pistoncino determinando l’apertura dell’otturatore, è prelevato dalla canna subito dopo il passaggio della pallottola). In senso fig., è com. l’espressione è una m. quando parla, o parla come una m., di persona che parla molto rapidamente e senza mai interrompersi.