misologia
miṡologìa s. f. [dal gr. μισολογία, comp. di μισο- «miso-» e λόγος «discorso, ragionamento»]. – Termine con cui Platone nel Fedone indica la sfiducia o addirittura l’avversione per i ragionamenti che si ingenera in chi, non conoscendo l’arte del ragionare, ha creduto veri ragionamenti in seguito rivelatisi falsi. Il termine è stato poi ripreso da Kant per riferirsi alla sfiducia nella ragione propria di chi da questa avesse atteso indicazioni sul modo di conseguire la felicità e il godimento della vita; analogam., in Hegel, il termine assume il significato di rifiuto del pensiero dialettico proprio di coloro che si limitano al pensiero immediato.