mise
‹mìi∫› s. f., fr. [propr. «messa2», part. pass. femm. di mettre «mettere»]. – 1. Modo, foggia di vestire, tipo di abbigliamento: una m. elegante, ricercata; per estens., il vestito stesso: mi piace la tua m. di oggi; indossava una elegante m. di velluto nero; spesso con tono di enfasi scherz.: si presentò con una fantastica m. di veli multicolori. 2. Nel linguaggio della diplomazia, mise en demeure (propr. «messa in mora»), atto internazionale unilaterale con il quale uno stato invita un altro stato a definire le sue intenzioni in una determinata questione; ovvero lo sollecita a osservare un suo impegno internazionale; oppure gli sottopone una proposta, che non presenta alternative, e si riassume comunem. nella formula «prendere o lasciare». Per altre locuz. formate con questo termine (come mise au point, mise en œuvre, ecc.), v. il corrispondente italiano messa2.