mischia
mìschia s. f. [der. di mischiare, mischiarsi]. – 1. a. Ammassamento fitto e disordinato di persone che si azzuffano o di uomini armati in battaglia: entrare, gettarsi, buttarsi, cacciarsi nella m.; uscire dalla m.; far m., provocare una m. (ant. cominciare, appiccare una m.); m. feroce, sanguinosa; in mezzo alla m.; nel più fitto, nel forte, nel caldo della mischia. Gioco della m., gioco carnevalesco, specie di finta battaglia, che si svolgeva a Enna fra due partiti, gareggianti nel raggiungere il palazzo comunale per collocarvi il proprio vessillo. Analogam., nel gioco del calcio, il serrarsi convulso e disordinato di attaccanti e difensori in prossimità di una delle porte. In marina, fanale di m., luce speciale che viene mostrata da una nave per farsi riconoscere dalle navi amiche in combattimento. Non com. in senso fig.: m. d’interessi; m. elettorale, parlamentare. b. estens., ant. Moltitudine confusa di persone o di bestie. c. Nel gioco del rugby, fase che si verifica quando, nel corso di una partita, viene commesso un fallo laterale o in avanti; gli avanti (pacchetto di m.) delle due squadre si fronteggiano spalla contro spalla in formazione serrata, mentre la palla ovale rimane in mezzo ai piedi dei giocatori di centro, i quali tentano di impadronirsene; i compagni di seconda linea cercano invece di favorirne il passaggio verso l’esterno, dove la palla è raccolta da un mediano (mediano di m.) che la invia a un giocatore di tre quarti o di attacco, il quale inizia quindi la discesa verso la porta avversaria. 2. Con sign. più recente, mescolanza. In partic.: a. Nell’industria tessile, mescolanza intima di fibre di diversa natura (per es. lana e fibre poliesteri), di diversa origine (per es. cotone di diversi lotti), di diverso colore (per es. lana bianca e lana nera); si realizza in apposite camere (camere di m.) con le fibre collegate in fiocco, oppure in impianti automatici con le fibre in nastri che vengono ripetutamente fatti passare su macchine apposite. b. Nell’industria dei cappelli, operazione fatta con macchine soffiatrici che aspirano il pelo e lo convogliano in una cassa dove, per mezzo di cilindri rotanti, è liberato dalle impurità.