mirra
s. f. [dal lat. myrrha, gr. μύρρα]. – 1. Gommoresina che si ricava dalla scorza del tronco e dei rami di diverse piante del genere commifora, messa in commercio in due varietà (m. eletta, o m. in lacrime, in grani tondeggianti, e m. in sorte, in masse di colore bruno), adoperata in profumeria, nella preparazione di dentifrici e, in passato, come astringente, antisettico e carminativo; usata nell’antichità come profumo per persone o cose e a scopi medicinali (gli Egiziani se ne servivano nel processo di imbalsamazione), secondo la narrazione evangelica fu uno dei doni recati dai re Magi a Gesù bambino (insieme con l’oro e l’incenso), e una delle sostanze con cui fu unto il corpo di Cristo prima della sepoltura. 2. Olio di m., liquido giallastro, oleoso, dal forte odore, che si ottiene per distillazione della gomma di mirra: ha azione astringente e antisettica e contiene, come componenti principali, aldeide cuminica, eugenolo, dipentene e pinene.