militante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di militare2]. – Propr., che milita, che fa parte di una milizia. In partic.: a. Chiesa m., l’insieme dei fedeli viventi in armonia con i fini soprannaturali della Chiesa cattolica; così detta (in contrapp. alla Chiesa trionfante) perché la vita terrena è come una milizia in favore della fede, e una lotta contro tutto ciò che può costituire ostacolo alla salvezza spirituale. b. Critici m. (o, con valore collettivo, critica m.), i critici che non rimangono estranei alla vita letteraria o artistica del loro tempo, ma s’impegnano attivamente in essa, affiancando con i loro scritti l’opera creativa degli scrittori o degli artisti, dibattendo idee, entrando nel vivo delle polemiche, sia con recensioni di opere nuove, sia soprattutto con saggi e articoli in riviste e giornali. c. s. m. e f. Chi partecipa in modo attivo e impegnato alla vita dell’organizzazione, del partito o del movimento di cui è membro, svolgendo, sia all’interno sia all’esterno di essi, un’azione concreta di lotta, di polemica e di propaganda: i m. di un’organizzazione sindacale; i m. di base di un partito di massa (contrapposti per lo più a coloro che ne sono soltanto seguaci, o ai puri teorici); anche in funzione di agg.: un comunista, una socialista militante.