mikado
‹mikado› s. giapp. [di etimo incerto], usato in ital. al masch., invar. – 1. Termine che indicò dapprima il palazzo imperiale, successivamente il sovrano, cioè l’imperatore del Giappone; con quest’ultimo sign., oggi è adoperato solo in usi poetici e nelle allocuzioni solenni e, in sua vece, si usano altri termini, come, per es., tenno («imperatore celeste»). 2. Gioco di pazienza di ispirazione giapponese, cui possono prender parte due o più persone: consiste nel far cadere con casuale disordine sul piano di un tavolo un fascio di sottili bacchettine di osso, avorio, o più comunem. di legno o di materiale sintetico (cui sono assegnati con decorazioni colorate valori di punteggio diversi), cercando poi di sollevarle una per volta con l’aiuto di un’altra bacchettina, senza però smuovere le altre; vince chi ha levato bacchettine per un maggiore punteggio totale. È noto anche con il nome di shanghai (o, con grafia adattata, sciangai).