mignon
‹min’õ′› agg., fr. [ant. mignot, affine a minet «gatto»]. – 1. Propr., grazioso, carino. In ital. il termine, con accezione sconosciuta al francese e con uso invar., significa «di piccole dimensioni, di formato inferiore al normale», spec. nelle seguenti espressioni: edizione m.; pasticceria m., paste m., pasticcini di formato molto piccolo, generalm. venduti a peso anziché a numero; innesto m., in elettrotecnica, tipo di innesto Edison per lampade elettriche con diametro di 14 mm; lampade, lampadine m., dotate di tale tipo di innesto. 2. Come sost., mignon è usato, in francese, come appellativo affettuoso e vezz., e così il femm. mignonne, che indica anche una giovane donna graziosa, attraente; in altri casi, le due forme sono state usate nel passato per indicare al masch. il favorito, e al femm. la compagna, l’amante (tutte accezioni che sono passate anche negli adattam. ital. mignóne e mignóna di autori antichi). Nel sec. 16°, furono chiamati mignons per scherno dalla plebe parigina i giovani favoriti del re Enrico III (1574-89), molto odiati a causa della loro effeminatezza e depravazione.