migliorare
(pop. tosc. megliorare) v. tr. e intr. [dal lat. tardo meliorare, trans., der. di melior «migliore»] (io miglióro, ecc.; pop. tosc. mèglioro, ecc.). – 1. tr. Rendere migliore, portare in migliore stato (anche in senso concr. e materiale), o perfezionare, correggere, e sim.: m. i sistemi di produzione; m. le condizioni delle strade, di un podere, di un edificio; m. le industrie, la rete ferroviaria; m. la razza (di animali o piante); m. le condizioni economiche di una popolazione, di una categoria sociale; m. una legge, introducendovi opportuni emendamenti; m. il proprio stile, la tecnica, la scrittura; e in senso spirituale, intellettuale, morale: m. sé stesso, la propria condotta, lo stato della propria cultura. Nel rifl., rendere sé stesso migliore, soprattutto sotto l’aspetto morale: devi cercare di migliorarti; anche con valore intr. e con sign. più ampio: quello scavezzacollo s’è migliorato molto in questi ultimi tempi; il suo carattere si va migliorando. 2. intr. (aus. essere, talora avere) Diventare migliore, con accezioni partic. a seconda dei casi: a. Elevarsi moralmente, spiritualmente e sim.: è un ragazzo ribelle, ma migliorerà con gli anni; il suo carattere è migliorato molto. Fare profitto negli studî: ha scarsa preparazione, ma con una buona guida migliorerà certamente. Perfezionarsi, farsi più esperto e capace: m. nella tecnica, nell’uso degli strumenti di lavoro, nel maneggio degli attrezzi. b. Elevarsi, divenire più soddisfacente o più rispondente alle necessità: il tenore di vita di alcune categorie sociali è molto migliorato; le nostre condizioni economiche vanno migliorando. c. Del tempo, di una situazione, volgere al meglio, schiarirsi: la stagione non accenna a migliorare; la situazione politica è migliorata; si spera che le relazioni fra i due stati migliorino. d. Delle condizioni fisiche di una persona, farsi più buone: la sua salute migliora; le condizioni generali del ferito sono migliorate da ieri. Riferito alla persona stessa, e usato assol., riaversi, ristabilirsi in salute, avviarsi verso la guarigione: l’ammalato migliora di giorno in giorno; il paziente va migliorando; ti trovo assai migliorato. 3. ant. Guadagnare, avvantaggiarsi di qualche cosa (cfr. il sign. analogo che ha oggi rimediare): perché non ci miglioriam noi questi tre soldi? (Boccaccio); rifl., cercare o fare l’utilità propria: brama Servir l’amico sol per migliorarsi (Francesco da Barberino). ◆ Part. pass. migliorato, anche come agg. e con valore verbale: ti trovo migliorato; le migliorate condizioni del tempo favoriscono il viaggio; anche, riferito a materiali o prodotti che sono stati sottoposti a speciali trattamenti; in partic., legno migliorato, lo stesso che legno bachelizzato (v. bachelizzato).