miglio2
mìglio2 s. m. [lat. mĭlium]. – 1. Nome di alcune graminacee. In partic.: a. Pianta annua (Panicum miliaceum) appartenente al gruppo dei cereali, coltivata fin dai tempi remoti in tutti i paesi caldi, con fusti robusti, alti anche più di un metro, foglie lineari-lanceolate, con guaine irte di peli molli, pannocchia grande, solitamente espansa a rami più o meno pendenti, cariossidi globose, lucide, di colore bianco, giallo, rosso o bruno-nero. b. M. degli uccelli, altro nome del panico d’Italia, erba delle graminacee. c. M. africano (detto anche m. d’Egitto, m. perlato, m. a candela, piccolo m., penniseto, bultuk), pianta annua delle graminacee (Pennisetum typhoideum), robusta, alta anche più di 2 m, con numerosi steli terminanti con una lunga pannocchia a forma di spiga cilindrica compatta; le sue cariossidi, dure, un po’ più grandi di quelle del miglio, di colore dal giallo al violaceo, vengono ridotte a una sorta di semolino che serve per l’alimentazione umana e si usano anche come becchime e per fabbricare una bevanda alcolica simile alla birra. d. M. selvatico, altro nome del litospermo (Lithospermum officinale). 2. Con valore collettivo, le cariossidi delle varie specie di miglio, usate per l’alimentazione animale (spec. becchime per uccelli) e, talvolta, anche per quella umana: grani, granelli di m.; dare il m. ai canarini; farina, polenta di miglio. 3. Variante ant. o pop. di milio, piccola cisti sebacea.