mielato
(o melato) agg. [der. di miele]. – 1. a. Condito o addolcito col miele: vivanda m.; vino mielato. b. fig. Dolce come il miele, detto spec. di parole, atti, comportamenti, per lo più insinuanti o melliflui, che tendono a lusingare o a ottenere qualcosa in cambio: frasi, paroline m.; un sorriso m.; con quel suo fare m. non riesce a conquistarsi tutti; nulla per ora otterrete con tutte le vostre dolci e melate preghiere (Monti); a che cosa poteva alludere, egli, con quei gesti con quei ghigni mielati, con quelle smorfie imploranti, ironicamente imploranti! (Bassani); anche, gradevole all’udito, melodioso: una voce bianca e mielata rispose (Soldati). Anticam., anche di persona: ella era più melata che ’l confetto (Boccaccio). 2. Del colore del miele, detto in partic. (solo nella forma melato) del mantello di alcuni cani, come per es. lo spinone (e anticam. anche del mantello del cavallo), quando ai peli bianchi sono frammisti peli aranciati. ◆ Avv. mielataménte (o melataménte), solo in senso fig., con modi mielati, con voce mielata: parlare mielatamente; aveva un fare mielatamente insinuante.