microonda
microónda s. f. [comp. di micro- e onda]. – Nella classificazione delle radioonde, denominazione di quelle la cui lunghezza d’onda non supera 1 metro, cioè la cui frequenza è non minore di 300 megahertz; il campo delle microonde comprende quindi quelli delle onde decimetriche, centimetriche, millimetriche, submillimetriche. Le microonde sono usate nelle telecomunicazioni, nel radar, nei telecomandi e in alcune forme di fisioterapia; hanno inoltre grande importanza scientifica perché si prestano meglio di altre alle applicazioni ottiche, e in partic. spettroscopiche, delle radioonde. Forno a microonde (o assol. microonde s. m.), speciale forno per alimenti che sfrutta per la cottura (o il riscaldamento) microonde convogliate, per mezzo di una guida d’onda, in una cavità risonante, munita di sportello schermante, nella quale vengono posti i cibi: il riscaldamento è dovuto all’elevata frequenza delle microonde, che determina un notevole assorbimento di energia da parte delle sostanze organiche attraversate, cosicché la cottura, anche all’interno dei cibi, è molto rapida e uniforme (a differenza di quanto avviene nei forni ordinarî), mentre restano freddi i contenitori (piatti, tegami, ecc.) dei cibi stessi. TAV.