mezzo
méżżo agg. [continuazione di un *mētius, allotropo del lat. mītis «mite», o di un compar. neutro mītius, con il sign. di «piuttosto maturo»]. – 1. a. Detto di frutti carnosi troppo maturi, nei quali i tessuti morti o morenti iniziano il disfacimento: una pera, una mela m.; queste albicocche sono tutte mezze. Sostantivato, la parte mezza, guasta di un frutto: mangiare il buono e buttar via il mezzo. b. fig., spreg. Riferito a persona, corrotto, marcio, soprattutto dal punto di vista morale: è proprio m.; è m. nell’anima. 2. non com. Zuppo d’acqua, bagnato fradicio: aveva i vestiti m., le scarpe m.; era tutto m. quando arrivò a casa; fig.: esser m. di vino; era ubriaco m., e simili. Sostantivato, in usi letter.: Così girammo de la lorda pozza Grand’arco, tra la ripa secca e ’l mezzo (Dante), cioè il fradicio della palude.