mezzista
s. m. e f. (iron.) Chi sceglie di collocarsi al centro, nella zona di mezzo tra gli opposti schieramenti politici. ◆ I mezzisti vivono il bipolarismo come una camicia di forza e puntano alla Grande coalizione per liberarsene. Per i mezzisti il centro è la terra promessa. Ma siccome ogni mezzista fa storia a sé, si muovono seguendo rotte diverse. (Francesco Verderami, Corriere della sera, 9 settembre 2006, p. 1, Prima pagina) • fresco fresco, è apparso «mezzista»: cioè chi fa (o desidera fare) una politica di mezzo, al di fuori delle coalizioni (più o meno) bipolari, schierandosi di volta in volta. Se è out, «centrista», se «terzista» ha il birignao, ci sarà pure una ragione. Però mezzista è pallido: il suo significato deve acquistare precisione, stabilizzarsi, uscire da uno stato «mezzomezzo». Del resto, è già capitato di annotare un’acuta osservazione: «Ognuno è mezzista a modo suo». Pare che influenzi anche il capriccioso andamento meteorologico. (Dino Basili, Gazzetta del Sud, 14 settembre 2006, p. 11, Cultura).
Derivato dall’agg. mezzo con l’aggiunta del suffisso -ista.