metano
s. m. [der. di met(ile), col suffisso chim. -ano]. – Composto organico di formula CH4, primo termine della serie degli idrocarburi alifatici saturi (o delle paraffine), gas inodore, incolore, non tossico, che si forma nella decomposizione di molte sostanze organiche, per es. della cellulosa, ed è il principale costituente di molti gas naturali e dei gas di distillazione dei carboni fossili; è largamente usato come combustibile e carburante, sia per usi domestici, sia nell’industria e nei trasporti, e in varie lavorazioni industriali (preparazione del gas di sintesi, del nerofumo, ecc.). M. naturale, quello presente in natura in emanazioni e fra i gas dei pozzi petroliferi; m. alluvionale (o gas delle paludi), originato dalla decomposizione, in assenza d’aria, della cellulosa, per es. sul fondo delle paludi; m. biologico (detto anche biogas), quello che, utilizzando l’opera di batterî anaerobici, si produce per fermentazione di prodotti organici (rifiuti solidi urbani, residui alimentari, ecc.); m. tecnico, ottenuto nell’industria come sottoprodotto di alcune lavorazioni (per es., di sintesi dell’ammoniaca, di raffinazione dei grezzi petroliferi, ecc.), dalla metanazione dei gas di sintesi o dalla idrogassificazione del carbone fossile; m. artificiale o m. sintetico, il gas a elevato contenuto di metano ottenuto per metanazione del gas di sintesi o per idrogassificazione del carbone.