mescolare
v. tr. [lat. volg. *miscŭlare, documentato anche nel lat. mediev., der. di miscēre «mescolare»] (io méscolo, ecc.). – 1. a. Mettere insieme due o più sostanze diverse, liquide o solide o anche gassose, in modo che si fondano o formino una massa sola più o meno omogenea: m. acqua e vino; m. il latte al (o con il) caffè; m. olio d’oliva e olio di semi; m. sabbia con la calce; m. varie qualità di tabacco; l’arancione si ottiene mescolando giallo e rosso. Per estens., riferito a persona come soggetto, bere due o più bevande alcoliche di diversa natura a breve distanza l’una dall’altra: fa male m. vino e birra. b. Rimestare, agitare, girare una sostanza o un composto in modo che le varie parti di esso si distribuiscano in ugual misura, oppure che uno dei componenti incorpori l’altro, o che si sciolga nell’altro, e sim.: m. i colori sulla tavolozza; m. un impasto; m. la polenta, il risotto; m. l’insalata; m. il caffè col cucchiaino per sciogliere lo zucchero. c. In senso estens. e fig., mettere insieme, confondere l’uno con l’altro, riferito a persone o a cose astratte: m. le razze, con accoppiamenti, incroci e sim.; scherz., m. gli Ebrei con i Samaritani, voler unire cose troppo diverse fra loro; m. due stili architettonici; nella sua prosa mescola dialettalismi e arcaismi; m. l’ideale con il reale; Le sacre mescolò colle profane, E le cose ridicole alle serie (Giusti). In elettronica, m. due (o più) tensioni o correnti elettriche variabili, sovrapporle, sommarle (v. mescolamento, nel sign. 2). d. Mettere insieme oggetti varî in modo disordinato e alla rinfusa, mutandone l’ordine o la collocazione normale, o unendo ciò che dovrebbe rimanere separato: chi ha mescolato le mie schede?; nella fretta, ho mescolato insieme i fogli degli appunti con i documenti. Con sign. affine, m. le carte (da gioco), mischiarle, scozzarle, e in senso fig., confondere intenzionalmente gli elementi di una situazione. 2. rifl. a. Di cose, fondersi, formare una miscela o una massa uniforme: i colori più sono diluiti e meglio si mescolano; l’olio non si mescola con l’acqua. Di oggetti, confondersi, disordinarsi: i fogli sono caduti per terra e si sono tutti mescolati. b. Di persona, confondersi tra altre persone: il ladro fuggì mescolandosi tra la folla; analogam., di animali: i capretti si mescolarono al gregge. Anche, mettersi insieme, spec. in tono spreg.: ha finito col mescolarsi con quella gentaglia! Con altro senso, immischiarsi, impicciarsi, intromettersi: evita di mescolarti nei fatti altrui; di che vi mescolate, signor canonico? (Capuana). c. In senso fig., accompagnarsi, unirsi, esser congiunto: nel suo sguardo si mescolano dolcezza e malinconia. ◆ Part. pass. mescolato, anche come agg., con valore passivo o intr. nei varî sign. del verbo: colori mescolati; bere vermut mescolato con un po’ di china; libri mescolati alla rinfusa; scomparve mescolato nella folla. Anticam. anche come s. m., col sign. generico di mescolanza, e con quello più partic. di tessuto misto: sapere divisare un mescolato (Boccaccio). Locuz. avv., poco com., alla mescolata (entrare, o sim.), tutti insieme, senz’ordine, alla rinfusa. ◆ Di uso frequente anche l’avv. mescolataménte, unitamente, congiuntamente, ma in modo confuso, non ordinato: entrarono tutti insieme, mescolatamente; vi erano riuniti mescolatamente ragazzi di classi diverse; merci ammassate mescolatamente; vi erano riferite mescolatamente notizie vere e altre meno vere.