mercenario
mercenàrio (ant. mercenàio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mercennarius, der. di merces -edis «mercede, compenso, paga»]. – 1. agg. Di persona che presta la propria opera dietro compenso, e al solo fine di essere pagata, senz’altro interesse che quello del guadagno; anche dell’opera stessa, della prestazione fatta dietro compenso. Si riferisce di solito ad attività e prestazioni che dovrebbero essere svolte liberalmente, gratuitamente, o nelle quali il compenso non dovrebbe essere l’interesse principale, per cui il termine, tranne che in poche espressioni tecniche (tutte poco com.: infermieri m., assistenza m., in contrapp. ai frati e alle suore di carità; allattamento m., quello della balia, contrapp. all’allattamento materno), assume connotazione spreg., con sign. affine a venale, prezzolato, e sim.: scrittore, giornalista, giudice m.; arte m.; lavori m.; spirito m.; in senso fig., penna m., scrittore prezzolato. 2. agg. Di donna, che si prostituisce: ella è ... una femmina m. che mezza città conosce (Montale); anche come s. f., prostituta. Per estens., di ciò che è relativo alla prostituzione: rapporti m.; amore mercenario, a pagamento. 3. agg. e s. m. In epoca antica, e poi dalla fine del medioevo alla fine del sec. 18°, di soldati che esercitavano il mestiere delle armi mettendosi al soldo di chi li arruolava temporaneamente, e dei corpi armati che con essi venivano formati: soldati m.; esercito m.; truppe m.; milizie m., per antonomasia, quelle delle Compagnie di ventura; per estens., armi m., spade m.; se uno [principe] tiene lo stato suo fondato in sulle armi m., non starà mai fermo né sicuro; perché le sono disunite, ambiziose, senza disciplina, infedele (Machiavelli); spesso sostantivato, spec. al plur.: un esercito di mercenarî; orde di mercenarî. In epoca moderna, soldato di professione che, per denaro, combatte al servizio di uno stato straniero, o anche di gruppi politici o economici: ci sono i m. che si battono per il capitale nel Congo (Moravia). ◆ Avv. mercenariaménte, con spirito mercenario, al solo scopo di ottenere un utile personale: mettersi mercenariamente al servizio di un potente.