mentre
méntre cong. [lat. dŭm ĭntĕrim «mentre frattanto», attraverso l’ital. ant. doméntre]. – 1. a. Nel tempo in cui, intanto che: m. parlavo, mi guardava fisso negli occhi; tutto questo è successo m. io ero fuori; m. ti scrivo, lui non è ancora rientrato; anche mentre che (raro mentreché): M. che l’uno spirto questo disse, L’altro piangea (Dante). b. ant. o letter. Finché, fintantoché, fino a quando; in questo sign., può reggere il modo indic. o il cong.: tenne gli occhi mei mentr’al ciel piacque Bramosi e lieti, or li tèn tristi e molli (Petrarca); Beatissimi voi Mentre nel mondo si favelli o scriva (Leopardi); anche mentre che (raro mentreché): m. che tu [Italia] fusti unita, unanime e concorde ... potesti in tutte l’universe nationi inmettere tue sanctissime leggi (L. B. Alberti). c. Con valore avversativo, e invece, laddove: ha voluto fare di testa sua, m. avrebbe fatto meglio a dar retta a me; mi tieni il broncio, m. dovresti ringraziarmi. 2. Sostantivato, nelle locuz. avv. in questo mentre, in quel mentre, in questo o in quello stesso momento, proprio allora: attraversava la strada, e in quel m. sopraggiunse una grossa macchina. Ha uso sostantivato anche nella locuz., poco usata, nel m. che (per il più breve e com. mentre che), con il sign. temporale o con quello avversativo: nel m. che rientravo, è cominciato a piovere; si lamenta, nel m. che dovrebbe esser contento.