menomo
mènomo agg. [lat. mĭnĭmus: v. minimo], raro. – Lo stesso che minimo, da cui in genere nell’uso ant. e tosc. non differisce per il sign. e per l’uso: ogni m. soggetto che mi si appresenti al pensiero (Leopardi); c’è una m. differenza; ha contribuito alle spese solo in m. parte. Nella lingua com., per lo più in frasi negative, è riferito di solito a elementi spirituali: non ho avuto il m. sospetto; non aveva il m. dubbio; senza il m. riguardo per le mie condizioni. ◆ Avv. menomaménte, raro, minimamente, affatto: non intendevo menomamente offenderti; senza che egli menomamente sospettasse la verità; non ha menomamente accennato a questo; né il colonnello, né alcun altro ufficiale si interessavano menomamente di lui (Buzzati).