memorandum
memoràndum s. m. [propr., lat. mod., gerundivo neutro sostantivato del lat. memorare «ricordare»; quindi: «ciò che si deve ricordare»] (pl. invar.; rarissimo i memoranda). – 1. Nota che espone per sommi capi i termini di una questione; in partic., m. diplomatico, documento diplomatico, talvolta costituito di più documenti parziali (ognuno dei quali si chiama anch’esso memorandum), proveniente da un determinato soggetto internazionale e diretto a un altro soggetto, o a una pluralità di soggetti, di diritto internazionale; pur essendo un documento ufficiale, non impone alcun obbligo internazionale per lo stato da cui proviene. M. d’intesa, documento di accordo preliminare tra due o più soggetti di diritto internazionale: a differenza del precedente, è impegnativo per ciascuno dei soggetti che vi prendono parte nei confronti dell’altro o degli altri soggetti. 2. Tipo di lettera commerciale, di solito su carta di piccolo formato che reca, sotto la testata, la parola memorandum: è una breve comunicazione scritta, contenente indicazioni o istruzioni su operazioni commerciali da concludere o in corso di esecuzione, in partic. con riferimento al programma relativo all’emissione di nuove azioni o di obbligazioni che una società per azioni predispone e diffonde. 3. Per estens. del sign. precedente, foglio di carta da lettere che ha per formato la metà del foglio commerciale, diviso in senso orizzontale. 4. non com. a. Foglio con appunti per memoria di qualche cosa; promemoria. b. Libriccino di appunti, taccuino in cui si segnano volta per volta le cose da farsi e da ricordare.