melenso
melènso (ant. milènso) agg. [etimo incerto]. – 1. Di persona, che mostra inerzia dal punto di vista intellettivo, che è tarda nell’intendere e nell’agire, che alla scarsa intelligenza unisce lentezza di movimenti e goffaggine d’aspetto: un servo m.; il vero furbo ... doveva fare in modo di apparire m. (Svevo). Spesso sostantivato: è proprio un m.; non vorrei che tu credessi che io fossi stata una milensa (Boccaccio). 2. estens. a. Dell’aspetto esteriore, ebete, inespressivo: ha una faccia m.; se ne stava lì, con aria melensa; a queste parole, il viso m. del cameriere si arrossò di improvvisa, intensa stizza (Moravia). b. Sciocco, privo di significato o di consistenza: discorsi m.; parole, idee m.; o privo di spirito, di originalità: una serie di m. articoli; un racconto, un romanzo m.; un film, uno spettacolo melenso. Meno com., scioccamente e fastidiosamente lezioso, sdolcinato: la guardava incantato, con espressione m.; cercava di attirare la sua attenzione con paroline melense. ◆ Avv. melensaménte, non com., in modo melenso, con melensaggine.