meglio /'mɛʎo/ [lat. mĕlius, neutro di melior -oris "migliore"; trattato anche in ital. come comparativo di bene]. - ■ avv. 1. [come compar. dell'avv. bene, in modo migliore: riuscire m. nelle materie letterarie] ≈ maggiormente, più. ↔ meno, peggio. ● Espressioni: andare meglio [procedere in modo più soddisfacente: le cose ora vanno m.] ≈ andare, procedere. ‖ evolversi. ↔ andare peggio; cambiare in meglio [di persona che sia migliore rispetto a prima nel carattere, nel comportamento e sim.: tuo figlio è veramente cambiato in m.!] ≈ migliorare, progredire. ↔ cambiare in peggio, peggiorare, regredire; stare meglio [di persona malata le cui condizioni di salute siano divenute migliori: oggi mi sento veramente m.] ≈ migliorare. ↑ guarire, rimettersi, riprendersi, ristabilirsi. ↔ aggravarsi, peggiorare; volgere al meglio [di situazione problematica e sim., avviarsi a soluzione: la questione volge al m.] ≈ (fam.) aggiustarsi, mettersi bene, migliorare. ↑ risolversi. ↔ volgere al peggio. 2. a. [con valore di inciso, per correggere una precedente affermazione: non ne sapevo nulla, o, m., nessuno mi aveva informato] ≈ per meglio dire, piuttosto. b. [con valore di inciso, per proporre un'alternativa migliore alla soluzione appena indicata: ci andrò io o, m., non ci andrà nessuno] ≈ anzi, piuttosto. ■ agg. invar. 1. [in funz. di predicato, come compar. di buono, con i verbi essere, parere, sembrare: questo vino è m. dell'altro] ≈ migliore. ↔ peggio, peggiore. 2. (fam.) [in funz. di attributo, preceduto dall'art. e quindi equivalente al superl. relativo di buono: il m. sarto della città; la m. roba; i m. amici] ≈ migliore. ↔ (fam.) peggio, peggiore. 3. [con valore neutro, in taluni pred. nom. come esser m., creder m. e sim., cosa migliore, più opportuna e sim.: è m. non dirgli nulla; sarà m. che tu resti qui; ho creduto m. far di testa mia] ≈ preferibile. ● Prov.: (è) meglio un uovo oggi che una gallina domani ≈ chi si contenta gode; meglio soli che male accompagnati ≈ ‖ chi fa da sé fa per tre. ↔ ‖ l'unione fa la forza. ▲ Locuz. prep.: di meglio [con valore partitivo o altra funz.: cercare qualcosa di m.; in mancanza di m.] ↔ di peggio. 4. (non com.) [al femm., preceduto dall'art., la cosa migliore, con un sost. sottint.: la m. sarà non parlarne più; andate a casa, è la m.] ● Espressioni: avere la meglio ≈ imporsi, predominare, prevalere. ↑ trionfare. ↔ avere la peggio, perdere. ↑ soccombere. ▲ Locuz. prep.: alla (bell'e) meglio [come meglio si può, cioè in modo raffazzonato: tirare avanti alla (bell'e) meglio] ≈ alla buona, alla meno peggio. ■ s. m., solo al sing. [la cosa o la parte migliore: questo è il m. che tu possa fare] ↔ peggio. ● Espressioni: fare del proprio meglio [fare tutto ciò che è possibile: ho fatto del mio m. per aiutarti] ≈ (fam.) mettercela tutta. ↔ non alzare un dito. ▲ Locuz. prep.: al meglio [nelle migliori condizioni di forma possibili: oggi non sono al m.] ≈ al massimo; per il meglio [nel modo più vantaggioso possibile: le cose vanno ormai per il m.] ≈ benissimo, eccellentemente, ottimamente. ↑ magnificamente, meravigliosamente, splendidamente. ↔ malissimo, pessimamente.