meditazione
meditazióne s. f. [dal lat. meditatio -onis]. – 1. a. L’azione e l’effetto del meditare; concentrazione della mente nella speculazione e contemplazione di verità religiose, o di problemi filosofici o morali: attenta, profonda, severa m.; verità, parole degne di m.; argomento che richiede intensa m.; immergersi, sprofondarsi nella m.; distrarre dalla m.; opera che nasce da m., che è frutto di lunga m., o più semplicem. opera di meditazione. b. In partic., pratica ascetica per cui il credente si raccoglie in sé stesso e, riflettendo sulle verità di fede, rende più intensa la propria vita spirituale (con il fine, nel cristianesimo, di giungere, attraverso il perfezionamento morale, a una più intima unione con Dio, e nelle religioni orientali con quello, soprattutto, di giungere al pieno controllo della propria personalità in relazione con la realtà cosmica): m. sulla morte, sui quattro novissimi, su un passo delle Sacre Scritture, sui misteri della vita; spesso usato assol.: fare un’ora di m.; raccogliersi nella m.; essere, stare in meditazione. 2. a. Predica svolta in forma di meditazione ascetica, comune soprattutto negli esercizî spirituali: la m. mattutina, serale. b. Al plur., titolo di libri in cui sono raccolti scritti che guidano alla meditazione di carattere ascetico, o che sviluppano, in forma di meditazione, argomenti morali, filosofici, ecc.: le «Meditazioni» di Cartesio. ◆ Dim. meditazioncèlla.