mazza
s. f. [lat. *matea, *mattea; cfr. lat. class. mateŏla «mazzuola»]. – 1. a. Grosso bastone, di forma e grandezza varie, per lo più nodoso, corto e robusto, che può considerarsi uno dei più antichi strumenti di offesa, spesso anche, in tempi preistorici, appesantito da una pietra: cessar le sue opere biece [= cessarono le disoneste imprese di Caco] Sotto la m. d’Ercule, che forse Gliene diè cento, e non sentì le diece (Dante). M. d’arme o m. di ferro, arma da botta, usata a partire dal medioevo e fino al sec. 17°, completamente metallica, con testa costituita da più coste o da una sfera munita di cuspide e di sporgenze appuntite (brocchi), destinata più a stordire (colpendo l’armatura dell’avversario) che a ferire; m. ferrata, arma analoga alla mazza d’arme, dotata però di manico di legno, e con testa metallica fornita di brocchi o chiodi (tra le mazze ferrate, un tipo, detto Morgenstern, restò in uso fino al sec. 18°, e un altro fu impiegato nella prima guerra mondiale dalle truppe austro-ungariche). b. Più genericam., grosso e robusto bastone; spec. in espressioni fig.: usare la m., con certa gente ci vorrebbe la m., e sim., la maniera forte, un castigo severo; ant., girare, menare la m. a tondo o in tondo, non avere riguardo per nessuno. c. Bastone ornato, di varia grandezza, impugnato come segno di comando (anche militare), di onorificenza, o in genere di distinzione, come, per es., quello portato un tempo dai portieri di palazzi signorili, dai capibanda, dai mazzieri nelle processioni, ecc.: Qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, Colla su’ brava m. di nocciuolo (Giusti); m. di maresciallo, meno com. che bastone di maresciallo. d. Bacchetta, stecca; in partic.: ognuno dei battenti, la cui punta è costituita da un cilindro o da una sfera di feltro o di lana, usati per tamburi di grandi dimensioni, come, per es., i timpani sinfonici; m. del pittore, la stecca che il pittore teneva nella mano sinistra per appoggiarvi il polso destro in modo da dare fermezza al suo tratto. e. Nel linguaggio sport.: nel gioco del baseball, l’attrezzo di frassino a forma di clava col quale il battitore respinge la palla; nel gioco del golf, sinon. di bastone. f. Nel linguaggio di cucina, nella tintoria, nell’agricoltura, bastone di legno usato per rimestare la pasta, i panni, ecc. 2. Nel linguaggio delle arti e dei mestieri, il termine indica alcuni strumenti in forma di pesante martello con testa di legno o di acciaio. In partic.: a. Attrezzo costituito da una massa pesante di acciaio (da 3 a 14 kg) e da un lungo manico, che si adopera con ambo le mani, e ha forme diverse a seconda che serva per forgiare, per inchiodare, per spaccare pietre, ecc. b. La parte mobile del maglio (nel sign. 1 b), più propriam. detta m. battente. 3. In denominazioni region. di piante che hanno forma simile a quella di una mazza o di una clava: m. d’oro, nome di alcune specie del genere lisimachia; m. di san Giuseppe, altro nome dell’oleandro e del ligustro; m. sorda o mazzasorda o m. dei pazzi, nome di alcune piante palustri; m. di tamburo, la bubbola maggiore; m. d’Ercole o mazzarella, fungo basidiomicete (Clavaria pistillaris), a forma di clava, alto fino a 15 cm, carnoso, tenace, di colore giallo, frequente in autunno nei boschi e commestibile da giovane. ◆ Dim. mazzétta (v. mazzetta2), mazzettina; mazzuòla (v.), e mazzuòlo m. (v. mazzuolo1); pegg., non com., mazzàccia.