maximum
‹màksimum› s. m., lat. [neutro sostantivato dell’agg. maxĭmus «massimo»]. – Termine usato, con lo stesso sign. di massimo nel suo uso come sost.: è il maximum che si possa ottenere (più com. il massimo). In partic., tariffa massima, prezzo massimo, stabilito per legge, di un genere di consumo: il maximum del grano e dell’altre granaglie più ordinarie sarà stato fissato con altre gride (Manzoni). Legge del maximum, legge che stabilisce il più alto prezzo cui possono essere vendute le derrate o pagate le prestazioni di servizî; per antonomasia, l’espressione indica il provvedimento di carattere vincolistico emanato dalla Convenzione francese, sotto la direzione di M. Robespierre, tra il 1793 e il 1794, per opporsi all’ascesa dei prezzi dei cereali, della legna da ardere, ecc.