mattonista
s. f. e m. Chi fa parte di un gruppo di pressione di orientamento reazionario che, ispirandosi alle posizioni politiche dell’ex presidente statunitense Donald Trump, lancia i propri slogan, in particolare attraverso Twitter, accompagnando alla propria firma l’icona di un mattoncino. ♦ I “mattonisti”, come hanno deciso di farsi chiamare, sono oggi un gruppo eterogeneo composto da diverse centinaia di account Twitter in lingua italiana, accomunati dal forte utilizzo di post-ironia – un registro che mescola intenti seri e ironici, rendendo indistinguibile la differenza tra i due – e dalla condivisione di meme provocatori e di bassa qualità (quello che in gergo viene definito “shitposting”). Un mix all’apparenza innocuo, ma dietro il quale affiorano in alcuni messaggi battaglie care al conservatorismo o all’estrema destra come l’antiabortismo, la transfobia e il rigetto delle norme di distanziamento sociale. Un’impostazione politicamente connotata che ha portato diversi commentatori a sostenere la tesi secondo cui si tratterebbe in realtà dell’ultimo tentativo di portare in Italia linguaggi e modalità di comunicazione propri dell’alt-right, la destra “alternativa” nata su 4chan che nel 2016 ha contribuito in maniera decisiva all’elezione di Donald Trump (ne avevamo parlato in un podcast dedicato alla teoria complottista QAnon). Ma oltre a ciò, i “mattonisti” sono in realtà un collettivo nato su Twitter con l’intento di “rompere Internet” e che si organizza attraverso un canale Telegram per mandare in tendenza alcuni hashtag prestabiliti. Parole d’ordine d’impronta per lo più reazionaria, che sono state nel tempo riprese da politici di spicco e media nazionali e che hanno contribuito alla narrazione mediatica di “battaglie nate sul web” mai esistite, perché create artificialmente. (Facta.news, 19 febbraio 2021, Storie) • Tutto si basa su hashtag coordinati, che talvolta finiscono in tendenza e ampliano la platea trovando nuovi profili che senza fare troppe domande capiscono il senso dell'operazione e fanno retweet, o diventano essi stessi mattonisti. Con un po' di attenzione non è difficile notare che, sebbene questi utenti non usino piattaforme politiche ben precise o non rivelino nella propria biografia molti dettagli, di solito si tratta di hashtag molto ben definiti, spesso collegati alla destra reazionaria e populista: sono opera dei mattonisti hashtag come #SoloDueGeneri, #BastaLockdown e #QuoteRosaInMiniera, che accompagnano battute o pensieri finto-ingenui sull'orientamento sessuale, o su quello che chiamano “dittatura sanitaria” e strali delle “nazi-femministe”. (Paolo Mossetti, Wired.it, 3 marzo 2021, Internet). • In origine furono i "bandierini" tricolore. Da qualche mese hanno lasciato il passo ai mattoni: un mattoncino marrone. È il nuovo "logo" degli utenti di estrema destra sui social network. Tutto è cominciato a gennaio 2019 con un invito di Donald Trump: ai suoi elettori l'ex presidente Usa suggerì di «inviare un mattone» ai leader democratici contrari alla costruzione del muro col Messico. Da lì, l'uso dell'emoji in modo provocatorio: una forma di shitposting per attaccare globalisti, "sinistrati", sostenitori dell'accoglienza e della "dittatura sanitaria". Scopo dei mattonisti è far deragliare una conversazione o provocare gli altri. (Paolo Berizzi, Repubblica, 31 marzo 2021, p. 27, Commenti).
Derivato dal s. m. mattone con l’aggiunta del suff. -ista.
Si ricorda un’affermazione dell’ex presidente degli USA, Donad Trump: «Bricklayers, they are my kind of people» (‘i muratori sono il mio tipo di persone’), con riferimento al progetto di costruzione del “muro” ai confini col Messico come misura per contrastare l’immigrazione.