matto [forse lat. tardo mattus, matus "ubriaco"]. - ■ agg. 1. [che non possiede l'uso della ragione] ≈ demente, dissennato, folle, (fam.) fuori (o uscito) di senno, fuori di testa, impazzito, malato di mente, pazzo, squilibrato. ↔ sano di mente, (non com.) savio. ‖ assennato, equilibrato. ● Espressioni (con uso fig.): fam., andare matto (per qualcosa o qualcuno) [amare grandemente qualcuno o qualcosa: andare m. per una donna, per la musica rock] ≈ adorare (ø), [con riferimento a persona] stravedere, [con riferimento a persona] (non com.) travedere. ↔ abominare (ø), aborrire (ø), detestare (ø), disprezzare (ø), odiare (ø); fam., fare spese matte [spendere in maniera esagerata] ≈ scialacquare, (fam.) spendere e spandere, sperperare. ↔ economizzare, risparmiare; fam., farsi (delle) matte risate [ridere tantissimo, in modo incontenibile e sim.] ≈ (fam.) morire dal ridere, (fam.) ridere a crepapelle, (fam.) sbellicarsi (o sganasciarsi o smascellarsi) dalle risa. ↓ ridere di cuore (o di gusto). 2. (estens.) a. [che agisce come fosse matto: essere proprio m.] ≈ folle, (gerg.) fuori, mattoide, pazzo, (fam.) pazzoide, (fam.) picchiato, (fam.) suonato, (fam.) svitato, tocco. b. [che si comporta in modo inusuale, che denota stravaganza e sim.: essere un po' m. nel modo di vestire] ≈ anomalo, atipico, bislacco, bizzarro, eccentrico, estroso, fuori del comune (o dell'ordinario), mattoide, pazzoide, strambo, strano, stravagante. ↔ ‖ misurato, sobrio. 3. (estens., fam.) a. [del tempo e sim., soggetto a continue variazioni climatiche: oggi è una giornata un po' m.] ≈ (fam.) pazzo. ↓ incerto, instabile, variabile. ↔ stabile. b. [di parte del corpo non in grado di assolvere completamente le sue funzioni: avere un cuore m.] ≈ malandato, malaticcio, malconcio, malridotto, [di gamba] claudicante, [di gamba] zoppicante. ↑ compromesso, fuori uso, inservibile. ↔ a posto, integro, sano. ↑ perfetto. ● Espressioni: fig., testa matta → □. 4. a. (fig.) [sprovvisto di autenticità: oro, argento m.] ≈ falso, fasullo, finto. ‖ alterato, contraffatto, falsificato. ↔ autentico, vero. b. [non in grado di riflettere la luce: carta, vernice m.] ≈ matt, opaco. ‖ ruvido, satinato. ↔ lucido. ↑ brillante, lucente, splendente. ‖ liscio. 5. (fig.) [di desiderio e sim., che non può essere tenuto a freno tanto è intenso: avere una voglia m. di vedere qualcuno] ≈ incontenibile, irrefrenabile, irreprimibile. ‖ impetuoso, travolgente. ↔ contenibile, controllabile. ‖ contenuto, moderato. ■ s. m. (f. -a) 1. [chi ha perso completamente l'uso della ragione] ≈ Ⓣ (med., non com.) alienato, folle, malato di mente, (spreg.) mentecatto, pazzo, (fam.) psicopatico, Ⓣ (med.) psicotico, squilibrato. ↔ (non com.) savio. ● Espressioni: fam., dare di matto → □. ▲ Locuz. prep.: fig., iperb., da matti [in modo incredibile: amare qualcuno da m.] ≈ alla follia, da morire, disperatamente, follemente, perdutamente. 2. (estens.) a. [chi agisce come fosse matto] ≈ folle, mattoide, pazzo, pazzoide, picchiato, suonato, svitato. b. [chi si comporta in modo strano, inusuale e sim.] ≈ bizzarro, eccentrico, mattoide, pazzoide, stravagante. □ dare di matto 1. [perdere completamente l'uso della ragione] ≈ ammattire, (fam.) dare di testa, essere fuori di sé, impazzire, (lett.) insanire, (non com.) matteggiare, uscire di senno (o di testa). ‖ delirare, farneticare, sragionare. ↔ rinsanire, rinsavire, tornare in sé. 2. (fig.) [perdere completamente il controllo di sé, essere travolto dall'ira e sim.] ≈ (fam.) andare in bestia (o su tutte le furie), dare in escandescenze, essere fuori di sé, imbestialirsi, (fam.) imbufalirsi, inferocirsi, infuriarsi, (fam.) uscire (o essere fuori) dai gangheri. ↔ calmarsi, placarsi, quietarsi, rabbonirsi, tornare in sé. □ testa matta [persona focosa, facile a infiammarsi] ≈ attaccabrighe, facinoroso, rissaiolo, scalmanato, violento. ↑ esaltato. ↔ bonaccione, (fam.) pacioccone.