masso
s. m. [der. di massa]. – 1. a. Roccia, grande blocco sassoso, affondato interamente nella terra o affiorante da essa (m. vivo) in modo da presentare alcune parti completamente scoperte: scavarono fino al m.; casa fondata, costruita sul masso (e costruire sul m. anche in senso fig., fare opera duratura); grotta incavata nel m.; si strinser tutti ai duri massi De l’alta ripa (Dante). Anche, grosso frammento di roccia, staccato dal terreno: fu schiacciato da un m.; i m. caduti in seguito alla frana; Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ..., Precipitando a valle, Batte sul fondo e sta (Manzoni); in geografia, m. erratici, grossi blocchi di roccia trasportati dai ghiacciai lontano dai loro luoghi di origine. b. Blocco di pietra usato per costruzioni o per ricavarne opere di scultura: i m. squadrati dell’architrave, della scalinata; scolpire un m. di granito, un m. di marmo. c. Blocco di calcestruzzo, fatto con pietrisco di rocce pesanti e con leganti resistenti all’acqua marina, usato nelle costruzioni marittime per dighe, moli e sim. (è detto più propriam. m. artificiale). 2. In similitudini: duro, pesante come un m.; dormire, essere addormentato come un m.; un cuore che mi pesava come un m. di piombo (D’Annunzio). In senso fig., oggetto, struttura massiccia e pesante: quel mobile è un masso, non si riesce a spostarlo; meno com., persona insensibile, o restia a capire, a cedere: non sono riuscito a convincerlo, è proprio un masso. ◆ Dim. massétto (v.).