masserizia
masserìzia (ant. o region. massarìzia) s. f. [dal lat. mediev. massaricia, s. neutro pl., «le cose pertinenti al massarius, cioè al massaio»]. – 1. a. Nell’uso com. (per lo più al plur.), le suppellettili di una casa modesta, i mobili, gli arredamenti, ecc.: non lasciare in casa se non quelle masserizie che ti sono necessarie (G. Morelli); anche al sing., con valore collettivo: la poca e povera masserizia pareva, in quella camera, quasi smarrita su l’ampio e nudo pavimento (Pirandello). b. non com. I mobili e le mercanzie di una bottega; l’insieme di attrezzi necessarî all’esercizio di un’attività artigiana. 2. ant. Lo stesso che masseria, nel senso di amministrazione del massaio, e in quello di risparmio, economia: far masserizia, risparmiare, amministrare con oculatezza; aveva Bramante ... guadagnati in Roma ... certi danari, i quali, con una masserizia grandissima, spendeva (Vasari).