marinaio
marinàio (o marinaro) s. m. [der. di marina1 nel sign. di «mare, costa»]. – Chi fa la vita del mare, e quindi chi è imbarcato su qualunque bastimento (anche, per estens., se adibito ai soli traffici lacuali o fluviali); più precisamente, chi è capace di dirigere la navigazione di un galleggiante o di coadiuvare efficacemente chi la dirige. Nella marina mercantile italiana, è qualifica professionale del personale di coperta con più di 18 anni d’età e almeno 24 mesi di navigazione; m. autorizzato, titolo professionale di chi, dopo quattro anni di navigazione e dopo aver superato un apposito esame, può legalmente comandare nel Mediterraneo centrale un bastimento fino a 50 t di stazza (piccolo traffico), ovvero una nave da pesca di limitata grandezza e potenza (pesca mediterranea). Nella marina militare italiana, la categoria dei marinai è formata esclusivam. da militari di leva destinati ai servizî non strettamente marinareschi, con varie abilitazioni: m. autisti, m. telefonisti, m. servizio antincendio, m. servizî logistici, ecc. Con sign. generico: fare il m.; essere un bravo, un esperto, un provetto m.; prov., il buon m. si conosce al cattivo tempo, nelle avversità e nei momenti difficili l’uomo dimostra le sue vere doti e capacità; promessa, o giuramento, di marinaio, che sono destinati a non essere mantenuti (volendo prob. significare che la soddisfazione per la cessata burrasca fa dimenticare al marinaio le promesse o i giuramenti fatti nel momento del pericolo); m. d’acqua dolce, scherz., chi, in mare, si adatta con difficoltà alla vita di bordo, spec. con il mare agitato (e in senso fig., persona poco pratica in un’arte o mestiere). ◆ Dalla forma marinaro, il dim. marinarétto (v.).