manipolatore
manipolatóre s. m. [der. di manipolare2]. – 1. (f. -trice) Chi manipola, nelle varie accezioni comuni del verbo: un m. di creme, di impiastri; era creduta una maga, una m. di veleni; un esperto m. di vini; i soliti m. di notizie (o della verità); anche, chi mette insieme opere letterarie o d’altro genere raccogliendo senza rielaborazione scritti altrui, o comunque in modo raffazzonato: i m. di antologie (A. Baldini); uno di quei m. di lunari che non fallano (Cardarelli). 2. Denominazione generica di dispositivi mediante i quali si possono manipolare sostanze di delicato maneggio o pericolose (per es., sostanze radioattive), o pesanti pezzi meccanici (per es., in fucinatura). 3. In elettrotecnica: a. Apparecchio a comando manuale per mezzo del quale si introducono modifiche, talora secondo un ordine prestabilito, nei circuiti elettrici. b. In telegrafia e radiotelegrafia, organo a comando manuale destinato a effettuare, direttamente o col tramite di altri congegni, l’emissione di segnali telegrafici; è tale, per es., il m. Morse (detto anche tasto telegrafico), usato per trasmettere segnali secondo il codice Morse. c. In alcuni sistemi telescriventi, organo per la trasmissione, identico alla tastiera di una macchina per scrivere, e perciò detto m. dattilografico.