manicomialista
agg. Che considera il manicomio come soluzione privilegiata per la cura delle persone che mostrano disturbi pisichici. ◆ Prevale un atteggiamento manicomialista. Tutti si dicono disponibili, ma se il «folle» si avvicina, come inquilino, amico, collega, marito, le risposte sono sempre più negative. (Margherita De Bac, Corriere della sera, 8 aprile 2001, p. 17, Cronache) • Il professor Adolfo Pazzagli, ordinario di psicologia clinica dell’Università di Firenze, psicoanalista e figura di riferimento in ambito nazionale, parlerà […] del volume «La specificità della psichiatria: aspetti storici significativi di fine Novecento in Italia e in Francia», a cura di Franco Bellato. «Non è possibile liquidare la posizione di [Mario] Tobino a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta come semplicemente “manicomialista”, spiega il direttore della Fondazione Marco Natalizi». (Avvenire, 29 settembre 2007, p. 25, Agorà).
Derivato dall’agg. manicomiale con l’aggiunta del suffisso -ista.