mammella
mammèlla s. f. [lat. mamilla o mammilla, dim. di mamma «mammella»]. – 1. a. In anatomia, organo ghiandolare, proprio dei mammiferi euterî e marsupiali, che secerne il latte e possiede strutture funzionali atte all’assorbimento da parte della prole (capezzolo); relativamente atrofico nei maschi, è sviluppato nelle femmine sessualmente mature, nelle quali raggiunge il completo sviluppo morfologico e funzionale durante il periodo della lattazione; è assente nei monotremi, in cui i condotti ghiandolari sboccano direttamente in un’area mammaria (v. mammario). Nella specie umana, le mammelle sono due, simmetricamente situate nella parte anteriore del torace, fra la III e la IV costa, delimitata ciascuna dalla linea parasternale e da quella ascellare anteriore; si presentano come rilievi cutanei (corpi mammarî), recanti nella parte centrale il capezzolo (a sua volta circondato dall’areola), grossa papilla cutanea al cui apice si aprono 10-15 finissimi pori lattiferi. L’interno del corpo mammario è costituito da 12-20 ghiandole mammarie, ciascuna munita di un dotto galattoforo (alcuni dei quali si uniscono tra loro prima di sboccare all’esterno), di tessuto connettivo e adiposo, vasi sanguigni e linfatici, esili nervi. Nell’uso com.: dare la m., offrirla al bambino perché succhi il latte; avere il bambino alla m., allattarlo; attaccarsi alla m., detto del poppante che comincia a succhiare; togliere dalla m., svezzare. b. fig., poet. Per metonimia, lato, fianco: Però scendemmo a la destra m. (Dante), dalla parte destra (cfr. a man dritta). 2. Erba delle m., uno dei nomi della pianta Lapsana communis (v. lapsana). 3. Per analogia (non com.), oggetto di forma tondeggiante a coppa rovesciata; altura in forma di mammella: mammelle d’Italia, denominazione pop. del monte Costasole nel Lazio, che consta di due dorsali arrotondate (in questo sign., è più usato il termine mammellone). 4. Ognuna delle due parti del ferro di cavallo comprese tra la punta e ciascuno dei quarti.