malmenare
v. tr. [comp. di male1 e menare] (io malméno, ecc.). – Ridurre in cattive condizioni con percosse, atti di violenza e sim.; quindi, in genere, percuotere, picchiare, bastonare: lo malmenarono tanto da ridurlo pesto e sanguinante; dimostranti malmenati dalla polizia. È spesso usato in varî sign. estens., come sinon. più forte di maltrattare: non devi lasciarti m. in quel modo!; Oh beata Ungheria se non si lascia Più malmenare! (Dante), alludendo alle vessazioni sofferte per il malgoverno. In senso fig., sparlare, criticare con severità: sostenne ... un’acre contesa letteraria sul merito degli scrittori francesi che l’altro aveva malmenati in un certo libro (V. Monti); m. un testo, un autore, i versi di un poeta, con interpretazioni inesatte o sim.; m. una lingua, parlarla male (anche per questi usi fig., cfr. il più com. maltrattare).