malignare
v. intr. [der. di maligno; cfr. lat. tardo malignare «avere cattiva natura»] (io maligno, ... noi maligniamo, voi malignate, e nel cong. maligniamo, maligniate; aus. avere). – 1. Interpretare con malignità, fare e confidare ad altri (spesso in forma di mormorazioni e pettegolezzi) supposizioni maligne circa le azioni e i comportamenti d’altre persone, vedendo, o cercando di trovare, il male anche dove non c’è: stavano malignando sul conto di una loro amica; che avete da m. tanto su di me?; frequente con uso assol.: la gente invidiosa è sempre disposta a m.; vedendoli uscire insieme, i vicini cominciarono a m.; anche nel solo sign. di pensar male: un altro al mio posto vedendo una ragazza sola avrebbe potuto m. (Svevo). Anticam. con uso trans., fare o, al passivo, essere oggetto di giudizî maligni, di mormorazioni pettegole: le prime attrici ... dovevano soffrire il martirio d’essere criticate e disprezzate nel mestiere e malignate grossolanamente nel costume morale (C. Gozzi). 2. ant. Diventare maligno, cioè cattivo; peggiorare, inasprirsi, detto di persone, di situazioni, di condizioni, o di stati morbosi.