malfusso
agg. [dallo spagn. marfuz «rinnegato, traditore, ingannatore», che è dall’arabo marfūḍ «respinto, disprezzato», quindi prob. «rinnegato» (cfr. arabo algerino rāfiḍ «eretico», rāfiḍī «rinnegato»), part. pass. di rafad «lasciare, abbandonare», volgarm. «abiurare»], ant. – Birbone, sciagurato: Malfusso, ladro, strupatore [= stupratore] e mecco (Pulci); spesso preceduto da cane, in funzione intensiva di spregio: certi can malfussi (Baretti).