maledetto /male'det:o/ (ant. o tosc. maladetto) [part. pass. di maledire]. - ■ agg. 1. a. (teol.) [colpito da maledizione: le anime m. dell'Inferno] ≈ dannato, malnato. ↔ beato, benedetto. b. (estens.) [di cosa che sembra recare in sé danni e dolori e pare trasmetterli ad altri: è una casa, una terra m.] ≈ dannato, disgraziato, (non com.) malavventurato, (fam.) scalognato, (fam.) scarognato, sciagurato, sfortunato, sventurato. ↔ benedetto, fortunato. 2. a. [con valore prevalentemente rafforzativo, molto grande, forte: avere una paura m.; fa un freddo m.] ≈ (fam.) bestiale, dannato, enorme, esagerato. ↔ contenuto, limitato, moderato. b. [in formule esclam. d'imprecazione, o in frasi che esprimono condanna morale, deprecazione: m. il giorno che l'incontrai!] ≈ accidenti (al), (lett.) infausto, mannaggia (al). ↔ benedetto, fausto, fortunato. ■ s. m. (f. -a) 1. [persona che porta su di sé una maledizione] ≈ dannato. ↔ beato, benedetto. 2. [persona verso la quale si nutre odio o rancore, anche come appellativo ingiurioso: cosa vuole ancora da me, quel m.?] ≈ canaglia, disgraziato, farabutto, mascalzone.