maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico (per es. Byron) e soprattutto del decadentismo (Baudelaire, Verlaine, Rimbaud sono i «poeti maledetti» per antonomasia) che, ritenendo di essere depositarî di un credo ideologico e poetico d’avanguardia, si pongono in posizione conflittuale con il proprio tempo.