macello1
macèllo1 s. m. [lat. macellum «mercato di carni», voce di origine semitica, come il gr. μάκελλος o μάκελλον]. – 1. a. Luogo dove si ammazzano, si scuoiano, si dissanguano e si squartano le bestie, le cui carni sono destinate al consumo; sinon. di mattatoio. Al plur., i macelli, con lo stesso sign. del singolare, soprattutto quando si tratti di un complesso di edifici attrezzati per le varie operazioni inerenti alla macellazione di animali. b. non com. Sinon. di macelleria (perché un tempo le carni si vendevano nel luogo stesso dove avveniva la macellazione). 2. a. L’abbattimento degli animali, la macellazione; in senso proprio, è poco com., tranne che in espressioni come animali o bestie da macello, destinati a esser macellati. Più frequente in senso fig.: carne da macello, con riferimento sia ad animali invalidi, adatti solo ad essere macellati, sia, per estens., a soldati avviati a sicura morte in battaglia. In altri casi, è sinon. di strage: fare un m., provocare un m. (l’auto, uscendo dalla pista, è piombata sugli spettatori provocando un vero m.; e per iperbole: gli esami sono stati un m.: quasi tutti bocciati!); mandare, portare, condurre, menare al m., a sicura rovina o morte; e così, andare al m.; scherz., sembrava che andasse al m., di chi fa qualche cosa con estrema ripugnanza o con il presentimento di una triste sorte. b. Con altro uso fig., fam., gran disordine o confusione, di persone o di cose: fare un m.; era un m. lì dentro; che macello, ragazzi!, anche per significare esclamativamente ed enfaticamente il carattere straordinario di un fatto o di una situazione.