lunula
lùnula s. f. [dal lat. lunŭla, dim. di luna «luna», equivalente del gr. μηνίσκος: v. menisco]. – In genere, nome di figure, oggetti, o parti di oggetti, in forma di luna falcata. In partic.: 1. In geometria, regione piana limitata da due archi circolari di raggio diverso, aventi gli estremi in comune e giacenti da una stessa parte rispetto alla corda che li sottende. 2. Presso gli antichi Romani, piccolo oggetto a forma di spicchio lunare che veniva appuntato come amuleto sulle vesti di donne e bambini e talvolta appeso al petto dei cavalli; era anche un ornamento dei calcei dei senatori. Lamine d’oro della stessa forma e indicate con lo stesso nome furono in uso come ornamento anche presso altri popoli dell’antichità storica e preistorica. 3. In anatomia: a. Piccola zona di colorito biancastro, limitata da una linea curva regolare, che si osserva alla base dell’unghia; è dovuta all’accumulo, sotto la lamina ungueale, delle cellule dello strato onicogeno. b. Ognuno dei due segmenti in cui il margine libero di ogni valvola semilunare del cuore è diviso dal proprio nodulo (v. semilunare). 4. In zoologia, depressione semilunare, che si trova in alcune conchiglie di lamellibranchi, anteriormente all’umbone.