lunario
lunàrio s. m. [der. di luna, perché, almeno in origine, destinato a segnare soprattutto le fasi lunari]. – Lo stesso che calendario, almanacco, come registro annuale dei mesi e dei giorni; spec. con riferimento a calendarî popolari a forma di libretto, diffusi un tempo soprattutto nelle campagne, che contengono previsioni meteorologiche, predizioni sul futuro, notizie su fiere e mercati, consigli pratici, ecc. Di qui l’uso spreg. in frasi, oggi poco com., quali stampatore, venditore di lunarî, per indicare editori, tipografi, librai da strapazzo, e compilatore, manipolatore di lunarî, per indicare scrittori di poco conto. Locuzioni fig.: far lunarî, fare progetti senza fondamento, almanaccare sul futuro, fantasticare; più com., sbarcare il l., riuscire a campare con stento, riuscire a tirare avanti l’annata con espedienti o con il magro ricavato delle proprie fatiche: s’arrangia a fare di tutto pur di sbarcare il l.; scherz., perdere il l., perdere il senno, il giudizio, l’equilibrio mentale: Si vede proprio che ha perso il l. (Giusti). ◆ Dim. lunariétto, lunarino; spreg. lunariùccio.