logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio l.; calcolo l.; o, più genericam., che riguarda la relazione, la concatenazione delle idee, la coerente derivazione di una dall’altra: concetti privi di nesso l.; seguire il filo l. delle idee; deduzioni che sono in contraddizione l. tra loro. Per analisi l., v. analisi. b. In logica matematica, operazioni l., relazioni tra enunciati, il valore di verità delle quali dipende dal valore di verità dei singoli enunciati secondo determinate regole: in partic., disgiunzione (o somma l.) tra due o più enunciati, che è vera se è vero almeno uno degli enunciati; congiunzione (o prodotto l.) tra due o più enunciati, che è vera se sono veri tutti gli enunciati; negazione l. di un enunciato, che è vera se e solo se l’enunciato è falso; ecc. A ciascuna operazione logica corrisponde un connettivo l. che la individua (v. connettivo, n. 2 c). c. In elettronica, circuiti l., quelli che, funzionando attraverso dispositivi (realizzati mediante transistori, relè, circuiti integrati, ecc., oppure mediante componenti fluidici) atti ad assumere due sole configurazioni diverse, permettono l’elaborazione e la trasmissione di dati in forma digitale (per es., nei calcolatori elettronici): a tali dispositivi si assegna convenzionalmente, a seconda dello stato in cui si trovano, uno dei due simboli della numerazione binaria, 0 e 1 (per es., l’assenza di tensione all’uscita, detta livello l. 0, corrisponde al valore 0, e una data tensione positiva, detta livello l. 1, corrisponde al valore 1). Facendo corrispondere a ciascun livello logico uno dei due valori di verità («vero» e «falso»), è possibile realizzare particolari circuiti capaci di effettuare operazioni logiche: il circuito l. OR (corrispondente alla somma logica), che ha come uscita il livello logico 1 se almeno uno dei suoi ingressi è al livello logico 1; il circuito l. AND (corrispondente al prodotto logico), che ha come uscita il livello logico 1 se e solo se tutti i suoi ingressi sono al livello logico 1; il circuito l. NOT (corrispondente alla negazione logica), che ha come uscita il livello logico 1 se il suo ingresso è al livello logico 0, e viceversa; ecc. 2. a. Che è conforme alla logica, e, in senso più ampio, che si attiene a un coerente, ordinato e conseguente modo di ragionare e di disporre i fatti, le idee, le nozioni: procedimento l.; criterio l.; argomentazione l.; discorso, ragionamento l., poco l.; seguire l’ordine l., nell’esposizione dei fatti, nella disposizione dei concetti, nell’ordinamento dei significati di un vocabolo, ecc.; conseguenza l., conclusione l., dedotta secondo i principî logici, o, con riferimento a fatti e avvenimenti, che deriva immediatamente dalla natura stessa e dalla concatenazione dei fatti; analogam., gli sviluppi l. di una situazione, e sim. b. Razionale, conforme alla ragione, al buon senso: un comportamento l., una decisione logica. Frequente in posizione di predicato con valore neutro: è logico, è giusto, è naturale, di cosa che, dati i fatti o le premesse, non potrebbe essere diversamente da come è (anche senza la copula, come risposta: logico!, è ovvio, è naturale); sarebbe più l. attendere; a questo punto, non sarebbe l. ritirarsi. Per il soggetto l. in grammatica, v. soggetto. c. Riferito a persona, che ragiona con logica, in modo conforme alla ragione e anche al buon senso: un uomo l., una mente l.; non sei l. se parli così; a voler essere logici, ci sarebbe molto da ridire; via, siamo logici!, come richiamo alla ragione, al buon senso. ◆ Avv. logicaménte, secondo le regole della logica, e più genericam. secondo logica, in modo logico: parlare, ragionare, dedurre, concludere logicamente; disporre logicamente i fatti; ordinare logicamente i significati di un vocabolo (in un’opera lessicografica); agire, comportarsi logicamente; con uso assol., in principio di frase o come inciso, naturalmente, ovviamente: logicamente, io non lo potevo sapere; s’è sentito offeso e, logicamente, ha reagito.