loco
– Ablativo del lat. locus «luogo», usato nelle locuz.: in loco «sul luogo stesso, sul posto» (in medicina, per indicare il punto malato, su cui si agisce terapeuticamente; per es.: lasciare uno zaffo di garza in loco, iniezione in loco, ecc.); loco sigilli «in vece del sigillo»; loco citato (abbreviato loc. cit. o l. c., meno com. l. cit.) «nel luogo citato», con cui nei testi dotti o manuali di studio si rimanda al passo o alla pagina di un’opera già citati precedentemente. In musica, loco è didascalia che annulla una trasposizione, cioè indica che le note debbono leggersi come sono sul rigo senza lo spostamento di un’ottava, precedentemente indicato. ◆ V. anche pro loco.