lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni loro affidate localmente dai duchi e dai conti; con la disintegrazione dell’Impero le loro attribuzioni si ampliarono fino a trasformarli in magistrati ordinarî, e con queste funzioni si riscontrano nell’epoca longobarda e carolingia. Nell’epoca feudale e comunale, il termine servì in alcuni luoghi a indicare i vicarî e rappresentanti locali della potestà giurisdizionale.