lisbonizzare
v. tr. Conformare alla strategia politica e economica elaborata nella sessione straordinaria del Consiglio europeo tenuta a Lisbona nei giorni 23 e 24 marzo 2000, sulla base dei princìpi di competitività e coesione sociale. ◆ Questo è […] il fine principale di chi vuole «lisbonizzare» il Patto: lasciar spendere di più in disavanzo se è un deficit «intelligente», cioè se serve a finanziare riforme che aumentano la competitività dell’Ue (ad esempio spese in ricerca) e a migliorare la capacità futura dell’economia di generare reddito e quindi pareggi di bilancio (ad esempio riforme del mercato del lavoro). (Carlo Bastasin e Franco Bruni, Stampa, 22 settembre 2004, p. 1, Prima pagina) • L’idea di fondo di [Domenico] Siniscalco è quella di muoversi in linea con le indicazioni che sono arrivate dalla Commissione europea presieduta dal portoghese Manuel Barroso, per «lisbonizzare» il Patto di stabilità e crescita. E cioè di considerare, nella valutazione del rispetto dei parametri di deficit e debito, i passi avanti compiuti dai singoli Paesi nella realizzazione delle riforme strutturali suggerite dall’Agenda di Lisbona. (Roberto Mania, Repubblica, 3 febbraio 2005, p. 7, Economia).
Derivato dal toponimo Lisbona con l’aggiunta del suffisso -izzare.