liquidita
liquidità s. f. [dal lat. tardo liquidĭtas -atis]. – 1. L’essere liquido, come stato fisico di un corpo o come condizione di maggiore o minore fluidità: la l., o la scarsa, l’eccessiva l. di una sostanza, di un inchiostro, di un olio, ecc. 2. Nel linguaggio giur. ed econ.: a. Determinatezza dell’ammontare di un’obbligazione, di un credito, di un debito. b. Possibilità per un’attività finanziaria o reale di essere trasformata in moneta in tempo più o meno breve (grado di l.) senza che ciò comporti per la stessa una perdita di valore. c. Situazione caratterizzata da abbondanza di denaro liquido, o per lo meno di capitali facilmente trasformabili in moneta, e, quindi, capacità di un’impresa di conseguire economicamente e in ogni momento un equilibrio fra entrate e uscite numerarie; più genericam., l’insieme dei fondi di uso immediato in possesso di un’azienda o disponibili nell’economia di una nazione o in quella mondiale; preferenza per la l., la percentuale del reddito o del patrimonio che di volta in volta si desidera tenere in forma monetaria. Con partic. riferimento a una banca: coefficiente di l., il rapporto percentuale tra correlativi gruppi di disponibilità ed esigibilità; situazione di l., il prospetto che comprende il complesso delle disponibilità della banca confrontato col complesso degli obblighi di pagamento alle rispettive scadenze; l. monetaria internazionale, l’insieme delle riserve in oro e valute estere, disponibili presso le banche centrali dei diversi paesi del mondo.